Il coraggio di Hazel
La statunitense Hazel Brannon Smith, giornalista ed editrice di quotidiani, negli Anni Cinquanta condusse coraggiose campagne di stampa a favore dell’integrazione razziale nel suo Paese. Non si lasciò intimidire neppure quando la sede di una delle sue pubblicazioni fu fatta saltare in aria da estremisti razzisti. Nel 1964, grazie ai suoi editoriali sui diritti civili, fu la prima donna che venne insignita del premio Pulitzer. Quel medesimo anno, quasi a suggellare una sua vittoria contro la segregazione razziale, venne pure proclamata «donna dell’anno del Mississippi», lo Stato nel quale lavorava
Scimpanzé ubriaco
In una grande villa di Saint-Maur-des-Fosses, nei sobborghi di Parigi, c’era uno zoo privato nel quale è ospitato, fra gli altri animali, un giovane scimpanzé di nome Zulu. Un giorno è riuscito a scappare e, arrivato nel centro della cittadina, è finito nella cantina d’un negozio di liquori. Evidente-mente, l’animale s’è dato ai bagordi, poi-ché un paio d’ore dopo è stato avvistato in una via. ubriaco fradicio. Per catturarlo, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, ma lui riusciva sempre a sgattaiolare via. Il problema è stato infine risolto da una vecchina che, affacciandosi al davanzale di casa sua, gli ha mostrato una scimmietta di pezza: Zulu si è immobilizzato, ammirandola con un ghigno, ed è stato subito raggiunto e ripreso.
Giovane dentro…
In Germania qualche anno fa, il 75enne Hasso Schiitzendorf, il ricco proprietario d‘una Società d’autonoleggi di Dusseldorf (Germania), ha fatto pubblicare su un giornale un annuncio in cui invitava le giovani donne interessate al matrimonio a contattarlo, precisando d’aver appena divorziato dalla quarta moglie di 36 anni, «ormai troppo vecchia» per lui. E’ stato sommerso da migliaia di lettere di belle ragazze provenienti da tutto il mondo, fra cui ha scelto l’offerta di una studentessa tedesca di 24 anni, di nome Pari. Tuttavia prima del matrimonio, l’ha avvertita che probabilmente chiederà il divorzio quando la giovane invecchierà, e cioè quando compirà trent’anni…
Falso medico
A Rochester, una cittadina del Minnesota, la Polizia ha arrestato dopo lunghe indagini un certo Al Dobson, che si spacciava per medico. Era solito intrufolarsi in vari ospedali della zona e, adocchiata la sua vittima fra tutte le persone in attesa davanti agli ambulatori, la invitava ad accomodarsi in una stanza vuota: là, con la scusa di auscultarle i polmoni, la induceva a voltarsi con la faccia verso il muro. E poi, dopo aver alleggerito del portafoglio il paziente, lo congedava, assicurandogli che era in perfette condizioni.
Una birra del nord
La Birreria Stralsund rende con le birre Störtebeker viva l’attenzione per il luppolo. La condizione tipica del Nord tedesco, con una certa ironia, cade su di te con la sua caratteristica impronta. E che ha da offrire i bevitori di birra oggi? Un ottimo prodotto che ha anche un buon gusto. E se questo è stato modificato dopo gli ultimi test di settembre, stiamo per scoprirlo. Spinandola nel bicchiere sembra davvero splendida: un giallo intenso dorato brillante con spuma ferma, cremosa ricca. Non potrebbe essere migliore. Da gustare con le bollicine vivaci che salgono armoniosamente. L’odore può creare una certo imbarazzo negli utenti meno esperti per via di quel malto molto pronunciato. Il primo sorso è poi direttamente il martello che colpisce la lingua con l’amaro tipico della Germania settentrionale, in modo che la prima impressione sia notevole. In seguito arriva in bocca una dolcezza molto sottile di malto, che si può “ascoltare” davvero solo in modo accurato. Molto più efficace l’essenzialità. Un sapore subliminale, ma ancora esistente, che ha una caratteristica abbastanza urtypisch e questa birra da Stralsund conserva qualcosa di speciale. E così abbiamo una differenza fondamentale con l’ultima data del test. È sorprendente. Proprio come l’amaro del luppolo pronunciato. Molto meglio di quanto non fosse l’ultima volta, è ormai vicina alla perfezione assoluta.
La Brauperle
La birra Brauperle prodotta dalla birreria Ottweiler con i suoi 4,5° alcolici è senz’altro tra le pilsner più leggere nel panorama delle birre prodotte secondo la legge di purezza del 1520. È una classica birra della Germania sud-occidentale con una schiuma morbida, una giusta quantità di bollicine e giusto bilanciamento tra malto e luppolo. Certamente può essere considerata una birra tipicamente estiva, a parte per la gradazione alcolica anche e soprattutto per la leggerezza dovuta ad un uso moderato dei due principali componenti, ossia maltazione pronunciata ma non eccessiva associata ad un uso sapiente del luppolo. Questa birra appena spinata sprigiona un profumo intenso ma non aggressivo, con un gusto al primo assaggio dove ritroviamo un malto leggermente caramellato. Purtroppo come tantissime altre birre tedesche, non ha trovato una giusta collocazione nella distribuzione in Italia ed è quindi abbastanza difficile reperirla sul mercato.
Thu, 21/11/2024 - 10:40 (+01:00)
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